Abstract

L’articolo presenta un trattato di ortografia latina di Giorgio Valla rimasto finora sconosciuto. Questo scritto è giunto in due versioni, ciascuna attestata da un solo testimone : il ms. Schlägl, Cpl. 153 e il ms. Toledo, BCT 99-29. Dopo una descrizione dei codici, se ne analizza il contenuto partendo da un confronto con la successiva e assai più breve opera a stampa dello stesso autore : il De ratione scribendi. Il nucleo del lavoro è costituito dall’esame delle due versioni manoscritte, con particolare attenzione all’atteggiamento dell’autore nell’affrontare la materia, alle fonti e alla diversa destinazione. Il codice di Schlägl si dimostrerà infatti la copia di un testo approntato da Valla per i suoi studenti, fatta probabilmente eseguire da Giovanni di Rabenstein ; il codice di Toledo una revisione corretta e ampliata di quel testo, che Valla allestì per farne dono al conte Giovanni Attendolo Bolognini.

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