Abstract
Il saggio riconsidera alcuni esempi della ricezione della figura, persona e poetica di Saffo nella letteratura latina attraverso l’uso di teorie queer. I casi di studio esaminati, che afferiscono alla produzione poetica di epoca tardo repubblicana e della prima età imperiale (Catullo, Virgilio, Orazio, Ovidio e Marziale), dimostrano come la presenza di Saffo contribuisca alla messa in discussione di identità e ruoli di genere tradizionali. Nel contempo, le risonanze saffiche nel contesto letterario romano comportano una destabilizzazione e riformulazione di norme, canoni e generi letterari, facendo sì che alla presenza di contenuti queer (che si esprimono principalmente come identità di genere e orientamenti sessuali non normativi) si accompagnino forme poetiche ibride e fluide.
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