Abstract

L'articolo analizza la ricezione del mito d’Orfeo nel contesto fiorentino tra XVI e XVII secolo, attraverso commissioni pubbliche e private che ne testimoniano la vitalita, il valore simbolico e gli elementi di originalita: eroe vittorioso per Rinuccini, emblema della munificenza di Jacopo Corsi e della vicinanza alla famiglia Medici del committente di Francqueville, ridotto nel 1608 a semplice comprimario negli spettacoli organizzati per le nozze di Cosimo.

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