Abstract

Il contributo presenta una fiaba in dialetto istrioto di Valle d’Istria,rinvenuta nel terzo Quaderno manoscritto di Giovanni Obrovaz, e finoramai pubblicata. Il testo vallese si rivela così prezioso testimone della secolaretradizione di narrativa popolare, tramandatasi oralmente di generazionein generazione fino a circa la metà del XIX secolo, e registrata da Obrovazintorno al 1965. La fiaba, sulla scorta dell’apporto teorico-metodologicoadottato e presentato nel rispettivo paragrafo, viene confrontata con lavariante trascritta da Domenico Cernecca nel suo Dizionario del dialettodi Valle d’Istria, ed altre di area istriana, mettendo in luce la strutturainterna del testo, le sue relazioni intra ed extra testuali, gli elementipeculiari, nonché le funzioni che sottendono allo svolgimento fantasticodella narrazione. In chiusura del lavoro si dà un ragguaglio sulle peculiaritàdella scrittura obrovaziana e sui principali tratti fonologici dell’istriotovallese che, individuabili nella fiaba, accomunano la parlata istriana aldiasistema dei dialetti italiani settentrionali.

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