Abstract

Nel periodo d’internamento, Franco Venturi riuscì a proseguire i suoi studi grazie a una fitta rete di relazioni che gli permise di continuare a fruire dei servizi di varie biblioteche. L’analisi dei registri di lettura e di prestito delle due biblioteche ha reso evidente il fatto che le due donne protagoniste della ricerca, Teresa Motta e Maria Perotti, riuscirono ad assistere e a favorire con tenacia Venturi nelle sue ricerche. Il lavoro propone un segmento di un’analisi più ampia sul valore dello studio e della lettura e sul ruolo delle biblioteche anche nelle ore più cupe della privazione della libertà.

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