Abstract

For Foucault, Freud – as Nietzsche and Marx – is not an author to put under exegesis, but a generator of discursivity that opened new possibilities for thinking. This article attributes the same role to Foucault. By reconstructing Foucault’s understanding of the father of psychoanalysis, it contributes to the history of political philosophy and at the same time to the political philosophy of the present.

Highlights

  • For Foucault, Freud – as Nietzsche and Marx – is not an author to put under exegesis, but a generator of discursivity that opened new possibilities for thinking

  • Ed è a partire da questa esperienza, da quando vede la triste condizione dei ricoverati psichiatrici che avrebbe potuto condividere, che nel giovane normalien maturano la critica della psichiatria tradizionale e l’interesse per le sue correnti riformatrici

  • Le teorie queer inducono quindi a comprendere come il rapporto tra potere e soggetto sessuale si giochi su molteplici dimensioni: non solo la messa a profitto del desiderio su cui insistono Deleuze e Guattari e la produzione di identità su cui insiste Foucault, ma anche la cooptazione di godimento pulsionale

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Summary

Lo psicologo marxista

Occorre innanzitutto ricordare quanto determinanti siano stati, nella formazione di Foucault, gli ambienti della psichiatria e del comunismo francesi. E intanto Althusser gli chiede di tenere un corso di psicologia alla Normale e gli commissiona un libro per una collana di taglio didattico: nel 1954 esce così Maladie mentale et personnalité.[3] E lo stesso anno esce anche la traduzione di Traum und Existenz di Binswanger (1930), corredata da una lunga introduzione di Foucault.[4] Non è chiaro quale dei due testi sia stato completato prima. Quel giovane psicologo marxista che è Foucault sembra quindi animato da una doppia preoccupazione: da un lato denunciare le responsabilità di una società alienante nella malattia mentale, dall’altro condannare ogni tentativo di oggettivare la soggettività umana facendone un fenomeno naturale: se il rapporto tra soggetto e mondo è mediato dall’immaginazione, il senso dell’esistenza non può essere colto con gli schemi della ricerca causale. Il suo entusiasmo per i due autori ha però come contraccolpo una certa ingenerosità verso Freud, a cui da subito – e anche in seguito – Foucault cerca tuttavia di rimediare

Essere ambivalenti con Freud
Essere ambivalenti con Lacan
Essere ambivalenti con Deleuze e Guattari
L’onore politico della psicoanalisi
Intersezioni queer
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