Abstract
In questo contributo proponiamo una riflessione sugli ultimi 175 anni di storia – e una proiezione dei prossimi 25 – della traduzione istituzionale in Alto Adige, servendoci dei risultati di alcuni studi. In questa terra di confine si sono susseguite numerose forme di governo nel periodo preso in esame, che hanno influenzato direttamente la gestione linguistica delle istituzioni. Dal multilinguismo di epoca asburgica, al rigido monolinguismo di epoca fascista, al ritrovato multilinguismo favorito dall’autonomia provinciale. Nonostante l’ampio spettro di diritti linguistici attuale, e a differenza di altre realtà contemporanee, oggi nell’amministrazione locale si traduce perlopiù come si traduceva 175 anni fa, ovvero sfruttando il bilinguismo del personale impiegato. Solo l’impressionante salto qualitativo raggiunto dalle tecnologie per la traduzione sembra essere in grado di favorire un cambio di paradigma per le istituzioni di questo territorio, altrimenti fortemente ancorate alla tradizione.
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