In the last decade, remarkable advances have been made in noninvasive imaging of aortic diseases. The aim of this article was to provide a comprehensive review of these imaging modalities. Echocardiography plays an important role in the diagnosis and follow-up of aortic diseases. Transthoracic echocardiography (TTE) permits adequate assessment of several aortic segments, particularly aortic root and proximal ascending aorta. Transoesophageal echocardiography (TEE) overcomes the limitations of TTE in thoracic aorta assessment. TTE and TEE should be used in a complementary manner. Although TEE is the technique of choice in the diagnosis of aortic dissection, TTE may be used as the initial modality in the emergency setting. Intimal flap in proximal ascending aorta, pericardial effusion/tamponade and left ventricular function can be easily visualised by TTE. TEE information (entry tear location, mechanisms and severity of aortic regurgitation and true lumen compression) is essential for selecting and monitoring surgical and endovascular treatment and detecting possible complications. Computed tomography has the advantage of providing optimum morphological information of the entire aorta and the accuracy of size measurements. Magnetic resonance imaging offers good morphological and dynamic information on the aorta without radiation, although in clinical practice its availability is lower. The considerable advances in imaging techniques have greatly increased our understanding of aortic diseases. Not only clinical presentation and required information, but also local availability of imaging equipment and staff expertise in this field, should be considered to indicate echocardiography, computed tomography or magnetic resonance, in the assessment of different aortic diseases and their circumstances. Nell’ultima decade si sono avuti notevoli sviluppi dell’imaging non invasivo della patologia aortica. Lo scopo di questo articolo è stato quello di fornire una completa review delle diverse tecniche di imaging. L’ecocardiografia ha un ruolo importante nella diagnosi e follow-up delle patologie dell’aorta. L’ecocardiografia transtoracica (TTE) consente un’adeguata valutazione di alcuni segmenti aortici, in particolare la radice aortica e la porzione prossimale dell’aorta ascendente. L’ecocardiografia transesofagea (TEE) supera le limitazioni della TTE nella valutazione dell’aorta toracica. La TTE e la TEE dovrebbero essere utilizzate in maniera complementare. Benchè la TEE sia la tecnica da scegliere nella diagnosi della dissecazione aortica, la TTE può essere utilizzata come esame iniziale nella fase di emergenza. Il flap intimale nell’aorta ascedente prossimale, il versamento/tamponamento pericardico e la funzione ventricolare sinistra possono essere facilmente visualizzate con l’esame TTE. Le informazioni derivate dalla TEE (localizzazione del foro intimale di ingresso, meccanismi e severità dell’insufficienza aortica e la compressione del vero lume) sono essenziali nella selezione e monitorizzazione del trattamento chirurgico o endovascolare, e nella identificazione delle possibili complicanze. La tomografia computerizzata ha il vantaggio di fornire delle ottime informazioni sulla morfologia dell’intera aorta e una buona accuratezza delle misurazioni. La risonanza magnetica consente una buona valutazione morfologica e dinamica dell’aorta senza l’utilizzo di radiazioni, benché nella pratica clinica la sua disponibilità sia bassa. I notevoli progressi nelle tecniche di imaging hanno notevolmente aumentato la nostra comprensione delle malattie dell’aorta. Nella valutazione delle differenti patologie dell’aorta la scelta di una tecnica di imaging quale l’ecocardiografia, la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, non dipende solamente dalla presentazione clinica e dalle informazioni richieste, ma dovrebbero essere considerate anche altre condizioni quali la disponibilità delle attrezzature e l’esperienza dello staff in questo settore diagnostico.