Abstract

L’articolo descrive un’esperienza didattica realizzata in una classe quinta della scuola primaria: lo scopo dell’attività era di proporre una modalità di lavoro che permettesse agli alunni di attivare le loro potenzialità cognitive quando affrontavano situazioni geometriche nelle quali era loro richiesto di pianificare come si potessero calcolare le aree non note di figure geometriche. Tali situazioni sono spesso proposte in termini statici, attraverso lezioni frontali in cui il compito degli studenti è la fruizione. Le consegne hanno messo in evidenza quanto sia stretto il rapporto fra il linguaggio e gli aspetti iconici e figurali e come questo possa essere discusso con gli studenti. Mentre la discussione ha evidenziato diversi approcci ai significati coinvolti, confrontarsi con le situazioni proposte e interagire coi pari sembra aver aumentato la consapevolezza degli studenti circa il senso del calcolo delle aree.

Highlights

  • Abstract / The article describes a teaching experience, carried out in a 5th grade class of primary school

  • I bambini discutono poi a lungo il ragionamento di tipo 1B finché un allievo conclude che anche questo ragionamento permette di trovare la stessa regola per stabilire l’area di un parallelogramma

  • Questo gruppo costruisce la rappresentazione tagliando il trapezio lungo la diagonale e ribaltando un triangolo (Figura 13, disegno originale), col principale scopo di capire il proprio ragionamento, che era partito dal pensare l’area del trapezio come la somma delle aree dei triangoli

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Summary

Introduzione

Un problema delicato e impegnativo per il lavoro dell’insegnante in ambito matematico è assumere realmente nella propria pratica didattica la complessità della costruzione del pensiero matematico, che è un. Il tema della costruzione delle competenze ha assunto, in questa prospettiva, un’importanza cruciale, ma si ha l’impressione che si stenti, nella pratica didattica più diffusa, a comprendere i cambiamenti di sguardo che richiede il lavorare in un’ottica di costruzione di competenze: «cambiamenti non sostenuti, almeno in Italia, da un adeguato programma di formazione degli insegnanti» La letteratura offre numerosi esempi riguardo all’idea di successo scolastico (soprattutto in matematica) che si forma nella mente di un allievo, e di come questa idea non sia legata a ciò che realmente ha imparato o capito, ma ad altri fattori: al voto assegnato, alla fortuna, alla memoria, alla velocità. Le ricerche di Zan (2007, 2016) offrono molte riflessioni su queste problematiche e possono aiutare gli insegnanti a provare a scardinare pratiche didattiche che seguono per abitudine, senza la necessaria consapevolezza di ciò che si mette realmente in gioco

Uno sguardo alla geometria
Elementi generali di contesto
Il contesto specifico dell’esperienza
Prima consegna: l’area del parallelogramma
Seconda consegna: l’area del rombo
Terza consegna: l’area del trapezio
Le prove INVALSI
Conclusioni
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