Abstract

Nell'era del digitale formare cittadini scientificamente alfabetizzati, capaci di assumere comportamenti epistemicamente responsabili rispetto a questioni socio-scientifiche complesse, è diventata un’emergenza educativa. Lo dimostrano i gravi danni ai singoli e alla collettività causati dall’infodemia sul Covid-19 alimentata da fake news e casi mediatici di dissenso scientifico “artefatto”. Interpretando la divulgazione scientifica come una forma di trasposizione didattica, il lavoro si pone un duplice obiettivo. Da un lato intende chiarire quali sono i vincoli epistemologici e pedagogici a cui il processo di divulgazione deve assoggettarsi per poter soddisfare i bisogni educativi dei cittadini del XXI secolo. Dall’altro intende fornire agli insegnanti qualche indicazione operativa sui processi di selezione e ricostruzione didattica delle discipline scientifiche affinché possano formare studenti capaci di beneficiare di contesti non formali e informali di comunicazione della scienza.

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