Abstract

Il saggio affronta il problema delle conseguenze distributive (e sul gettito) della discrepanza fra l’effettiva base imponibile dell’Irpef e quella proposta nel 1964 dalla Commissione per lo Studio della Riforma Tributaria (il reddito globale del contribuente) - ispirata al concetto di reddito entrata a la Schanz-Haig-Simons. Dal rapporto della Commissione e dagli scritti di Cosciani emerge come venisse ritenuto essenziale per la realizzazione di un sistema tributario perequato l’inclusione nella base imponibile dell’imposta personale progressiva di tutti gli elementi di reddito. Tuttavia, l’Irpef nasce nel 1974 escludendo dalla base imponibile gli interessi - con un arretramento rispetto alla preesistente imposta complementare - ed il processo di erosione della base imponibile dell’Irpef e proseguito fino ad oggi, in particolare rispetto ai redditi di capitale. La parte finale del saggio presenta un calcolo del contributo dato dalle diverse tipologie di reddito alla base imponibile dell’Irpef in rapporto al Pil fra il 1980 e il 2012, ed una valutazione - utilizzando i dati delle dichiarazioni dei redditi relativi al 2010 -dell’effetto redistributivo che deriverebbe dall’inclusione nella base imponibile Irpef dei redditi delle attivita finanziarie attualmente soggetti a imposta sostitutiva.

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