Abstract

L'unione Europea, a seguito di un'analisi approfondita della situazione attuale del contrasto al riciclaggio di denaro e contrasto al finanziamento del terrorismo, ha ritenuto di integrare la disciplina in materia in modo da favore ancora di più la collaborazione degli Stati membri, in quanto le differenze legislative e la necessaria dipendenza dai singoli Stati e dalle autorità preposte al controllo dei singoli Paesi, ha costituito e costituisce ancora oggi il principale ostacolo ad un efficace contesto a detti fenomeni, nonostante la regolamentazione ormai trenten-nale del fenomeno. I punti essenziali delle nuove disposizioni sono essenzialmene due: da una parte la creazione di un'Autorità centrale per il coordinamento (AMLA – Anti Money Laundering Authority), l'assistenza e la supervisione delle attività svolte dalle autorità dei singoli Paesi e dall'altra la creazione di una disciplina, auspicabilmente di fonte regolamentare, che possa avere una più rapida e diretta attuazione per far fronte a fenomeni in continua evoluzione. L'esperienza italiana in materia è inoltre alla base della candidatura di Roma quale sede centrale dell'AMLA.

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