Abstract

Mentre la prevalenza del Sarcoma di Kaposi (SK) tra le persone che vivono con l’HIV sta significativamente diminuendo grazie all’introduzione della terapia antiretrovirale, forme di SK iatrogeno sono in aumento a causa dell’ampio uso di terapie immunosoppressive per malattie autoimmuni, neoplasie e trapianti. <br />Gli steroidi sono la forma più utilizzata di terapia immunosoppressiva e casi di SK indotti da terapia steroidea sono stati riportati anche in pazienti senza infezione da HIV. Il contesto, la patogenesi, la gestione e la prognosi di questi casi rimangono, ad oggi, poco conosciuti. Solitamente, il trattamento del SK iatrogeno richiede la sospensione o la riduzione della dose di immunomodulatori, ma questo spesso si associa al rischio di riacutizzazione della patologia sottostante.<br />Riportiamo il caso di un uomo con infezione da HIV in terapia antiretrovirale, con carica virale per HIV non rilevabile e elevata conta di cellule CD4+, che ha sviluppato SK cutaneo, dopo l’avvio del trattamento con corticosteroidi per glomerulopatia a lesioni minime. <br />La gestione di questo caso è stata piuttosto impegnativa per il delicato equilibrio tra terapia immunosoppressiva e rischio di progressione della patologia opportunistica.

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