Abstract

In questo testo si propone una lettura della peste raccontata nel Decameron che prenda in esame la presenza di possibili stratificazioni o risonanze di fonti antiche e medievali che si possono intuire nel racconto che Giovanni Boccaccio offre all’inizio della sua opera, quando narra l’origine e conseguenze della peste scatenatasi nel 1348, terribile avvenimento che fa da sfondo e cornice al racconto. Nelle prossime pagine si prenderà in esame sia il debito che Boccaccio ha con la Historia Longobardorum di Paolo Diacono, considerata la fonte principale da cui attinse l’autore fiorentino per dare voce e corpo alla pestilenza fiorentina del XIV secolo, sia alcuni dettagli che sono presenti nel racconto e che sembrano richiamare altre narrazioni.

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