Abstract

Lo smart Working nasce per rispondere ad esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per effetto della rivoluzione tecnologica. A seguito dell'emergenza 2020 (da covid-19) lo smart working diventa una modalità strutturale nei contesti lavoratavi più disparati, amministrativo, educativo, gestionale, ecc. Tale modificazione di contesto e di pratiche ha stimolato il dibattito pedagogico ad interrogarsi su tre concetti chiave, quali il potenziale umano (1) inteso come capacità di autorealizzarsi del soggetto, la prestazione agile (2) che si connota delle caratteristiche della precarietà e della flessibilità e la percezione del benessere (3) all'interno di un contesto di lavoro dematerializzato. Lo scopo di questo articolo è indagare la risemantizzazione di queste tre categorie e attraverso evidenze scientifiche e riflessioni in corso sulle tematiche proporre un modello pedagogico orientato al benessere percepito.

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