Abstract
In the Armenian dialect of Urmia (Northern Iran), the indicative imperfect displays a very innovating inflection, based on the addition of the morpheme ‘-eɾ’ (properly the imperfect 3s of the verb ‘to beʼ) to the indicative present. This morpheme of ‘remotenessʼ creates opposition between other tenses as well, such as perfect and pluperfect, future and past future. The article deals with the reconstruction of the origin and diffusion of this innovating morpheme in the verbal system of the Armenian dialect of Urmia, focusing both on endogenous morphological dynamics and on the role of language contact with Turkic varieties as a trigger of this morphological change.
Highlights
Sommario 1 Introduzione. – 2 Indicativo presente e imperfetto nel diasistema armeno. – 3 La flessione dell’imperfetto indicativo e di altri tempi con tratto [+remoteness] nel dialetto armeno di Urmia. – 4 Ampliando lo sguardo oltre Urmia. – 5 Origine dell’indicativo imperfetto nella flessione del dialetto di Urmia: dimensioni endogene. – 6 Il ruolo della 3s nei processi di innovazione strutturale della flessione. – 7 Origine dell’indicativo imperfetto e degli altri tempi in -eɾ nel dialetto di Urmia: dimensioni esogene. – 8 Dimensioni esogene e dimensioni endogene: un bilancio. – 9 La posizione di -eɾ nella catena morfica: questioni di ordine dei morfemi tra tipologia e storia
Dal momento che la trattazione dovrà giovarsi di dati provenienti da varie fasi cronologiche del diasistema armeno, può essere utile chiarire i criteri con cui verranno rappresentate le forme linguistiche citate: per quanto riguarda l’armeno classico, si userà il sistema di traslitterazione Hübschmann-Meillet-Schmitt con l'eccezione della notazione in luogo di per il digramma , lo stesso si farà per i toponimi, gli antroponimi e i titoli armeni in bibliografia, mentre le forme linguistiche moderne oggetto di analisi, sia standard che dia
Anche se si ammette il percorso illustrato nella tabella 9, la nuova flessione dell’imperfetto nel dialetto armeno di Urmia necessiterebbe di un innesco che porti a rianalizzare la 3s come una forma a marca zero, tale innesco potrebbe ragionevolmente essere costituito dal contatto con il turco azeri
Summary
Il presente lavoro vuole attirare l’attenzione sugli aspetti storici e tipologici di un fenomeno di innovazione morfologica che si può osservare nel dialetto armeno di Urmia (Iran settentrionale, provincia dell’Azerbaigian Occidentale). Nel quadro dei dialetti armeni dell’Iran settentrionale Łaribyan (1953, 359-80) annoverava anche un altro gruppo di dialetti definiti ‘ramo in -la cui veniva riportato il dialetto armeno di Marała (səre-l im ‘io amo). Una volta compresa l’origine etimologica comune dei cosiddetti ‘rami in -s e -l, si può affermare che tutti i dialetti armeni dell’Iran settentrionale, insieme a vari altri dialetti, soprattutto del Siwnike del Łarabał, condividono nella morfologia del presente indicativo un’importante innovazione comune rispetto all’armeno classico; il carattere fortemente distintivo di questa innovazione si può chiaramente apprezzare rilevando che essa non si ritrova in altre aree del continuum dialettale armeno. L’innovazione strutturale di cui si tratterà nelle pagine seguenti costituisce anch’essa un tratto alquanto condiviso nell’area, ma la convergenza di diversi dialetti verso una nuova modalità di esprimere il tratto [+ remoteness] sarà in molti casi solo strutturale, senza la condivisione di basi etimologiche comuni
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