Abstract

L’intervento propone una riflessione sulle riprese dell’epica classica nella poesia del secondo Settecento attraverso un’indagine sulla ricontestualizzazione di motivi e immagini negli Amori di Savioli e nel Giorno di Parini. In un secolo in cui il genere fu molto poco praticato si assistette tuttavia a un massiccio recupero della classicità non soltanto sotto l’aspetto linguistico e sintattico, ma anche tematico, con frequente ripresa di immagini mitologiche. Entro questo quadro lo studio condotto ha cercato di individuare le forme di recupero e di riuso dell’epica classica, spesso identificabili con la ripresa di scene risemantizzate in chiave non solo più comunemente encomiastica, ma anche ironica e satirica, o ancora metaforica, talvolta impiegate per impreziosire scene di marcato gusto settecentesco.

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