Abstract

In questo articolo mi concentrerò sul ruolo delle mascherine facciali, resesinecessarie in tutto il mondo a causa della pandemia da Coronavirus del 2020, e trasformatesiin indumento alla moda. Inquadrerò la funzione delle mascherine nell’ambito del concettoantropologico (Lévi-Strauss), sociologico e semiotico della maschera, e le analizzeròin relazione all’immagine del corpo grottesco (Bakhtin). Partirò da una definizione dellamoda come sistema di segni (Barthes) e dalla riflessione su come i segni della moda contemporaneaesprimano in modo spiccato le aperture del corpo e le inversioni semantichecaratteristiche dello stile grottesco. La funzione protettiva delle mascherine, cioè quella diimpedire le aperture e le contaminazioni tra i corpi, caratteristiche del grottesco in sensobachtiniano, viene ad essere però semioticamente “contesa” proprio dal divenire di modadi questi oggetti, che assumono colori, fantasie, forme, dimensioni, affidate all’inventivastilistica e alla creatività più sfrenata, anche personale. Le mascherine alla moda diventanocosì il simbolo dell’epoca del Coronavirus in quanto oggetti che “resistono” idealmentealla separazione tra i corpi imposta dal distanziamento sociale, e al tempo stesso interpretanoin forma emblematica l’idea di responsabilità solidale e collettiva dei corpi rivestiti,anche oltre la pandemia.

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