Abstract

Muovendo da alcune considerazioni tratte dal celebre volume della sua lirica aragonese di Marco Santagata, il contributo indica nuove prospettive alla sua poesia meridionale attraverso la privilegiata specola della corrispondenza in versi. Il corpus considererà si compose di tutti i testi con adressee prelevati dai canzonieri di vecchia guardia, etichetta con cui, dà Carlo Dionisotti in poi, ci si riferisce a poeti come Giovanni Aloisio, Giovan Francesco Caracciolo, Pietro Jacopo De Jennaro e Giuliano Perleoni. Pur rientrando nella gamma di questa classificazione, il caso di Francesco Galeota, pur ignorando anche gli studi specialistici, costituisce un discorso a parte, non solo per il particolare contenuto-formalità che offre il suo canzoniere, ma più per l'interesse di componenti e componenti relativo al discorso sulla corrispondenza in versi.

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