Abstract

Abstract The 17th century poem called Historia della guerra del Monferrato is generally deemed to be written in a Piedmontese dialect (specifically, in a variety from Monferrat) and for this reason it is included in Piedmontese anthologies and treated as a Piedmontese text by scholars. This paper aims to show, by a comparative linguistic analysis, that this text it is not actually written in Piedmontese, adding evidence to some neglected suggestions by Carlo Salvioni in this regard. In fact, he believed that the Historia was a text from Bergamo, but even this claim is inaccurate, because the main linguistic features of this text can show that its place of origin is probably an area between eastern Lombardy, Emilia and Venetia, perhaps in the surroundings of Mantua.

Highlights

  • The 17th century poem called Historia della guerra del Monferrato is generally deemed to be written in a Piedmontese dialect and for this reason it is included in Piedmontese anthologies and treated as a Piedmontese text by scholars

  • This paper aims to show, by a comparative linguistic analysis, that this text it is not actually written in Piedmontese, adding evidence to some neglected suggestions by Carlo Salvioni in this regard

  • (ed.), Lingua e dialetti di Bergamo e delle valli, vol 1: Il dialetto di Bergamo, Bergamo, Lubrina, 1987

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Summary

Introduzione

L’Historia della guerra del Monferrato è un poemetto in 202 versi che racconta alcuni episodi dell’inizio della guerra di successione del Monferrato (1613–1617) tra il Ducato di Savoia e il Marchesato del Monferrato, il cui autore ha un orientamento decisamente antisabaudo e partigiano dei Gonzaga di Mantova, ai cui domini apparteneva il Marchesato. 2), è stato stampato per la prima volta da Bollati/Manno (1878, 382–388) come esempio di dialetto monferrino ed è stato quindi ripubbli-. Il poema è considerato oggi una delle poche attestazioni del piemontese seicentesco ed è talvolta usato negli studi come fonte di dati per l’evoluzione linguistica dei dialetti piemontesi. In questo contributo si cercherà di dimostrare che l’Historia non è scritta in un dialetto monferrino né tantomeno piemontese (§2), sulla scorta di alcune brevi osservazioni largamente ignorate di Carlo Salvioni, che in due sedi affermò la non monferrinità del testo, attribuendolo invece all’area bergamasca: si esaminerà la validità di quest’ipotesi (§3) e si proporrà una classificazione alternativa (§4)

Un testo non monferrino
Un testo bergamasco?
Proposta di classificazione: l’ipotesi mantovana
Bibliografia
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