Abstract

International historiography has extensively assessed the innovations in war practice experienced during the First World War. However, the consequences of trench warfare in military cartographic production have not been fully investigated yet. Following this line, the essay presents the cartographic corpus of the historical archive of the Terza Armata (Third Army); the Terza Armata had a fundamental role in the conflict, settling on the Piave river after Caporetto and leading the final advance towards Istria. The analysis of the collection, which is still unpublished, can open a new front of research aimed at developing categories of semiological analysis and typological classification of military maps as sources produced in fieri, i.e. manuscript IGM maps that were constantly updated during war operations. First, the cartographic corpus is presented; second, a first typological classification and a semiological decoding of maps are proposed, based on the interpretation of the symbols used, of the legend and of the methods of representation. In particular, the contribution focuses on tactical maps, i.e. cartographies that were continuously updated in proelio to document the evolution of war events on the front line.

Highlights

  • International historiography has extensively assessed the innovations in war practice experienced during the

  • the essay presents the cartographic corpus of the historical archive of the Terza Armata

  • the Terza Armata had a fundamental role in the conflict

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Summary

Fonti cartografiche militari e istituti di conservazione

La conservazione dei materiali documentari militari rappresenta un nodo parzialmente insoluto, nonostante gli sforzi compiuti in questa direzione dall’Ufficio Storico dell’Esercito e dall’Istituto Geografico Militare. Le carte della Prima e della Seconda Guerra Mondiale sono considerate documenti ancora correnti e, come tali, non sottoposti ai vincoli e ai versamenti agli archivi di Stato dettati dal Ministero dei Beni Culturali. Gran parte di tali fonti rimangono quindi dispersi in numerosi sedi; questo peculiare status conservativo ha comportato anche una certa parzialità nella selezione dei documenti da trasmettere all’Ufficio Storico dello Stato Maggiore e la perdita di alcuni di essi a causa di contesti di custodia non adatti, anche a causa dell’annoso problema, comune a tutti gli archivi italiani, della mancanza di spazio (Trani 2013). Nonostante tale eterogeneità, questo fondo costituisce un caso di studio paradigmatico e dalle grandi potenzialità, data la sua natura unitaria dettata dal soggetto produttore e il buono stato di conservazione, frutto dell’encomiabile impegno nella sua custodia da parte della Direzione del Museo e della Associazione Amici del Museo Storico della 3a Armata

La cartografia della Prima Guerra Mondiale
Le fotografie aeree e topografiche
Le cartografie tattiche
Carte del genio
Carte di spionaggio
Per un’analisi semiologica: primi spunti sui simboli militari
Conclusioni e prospettive
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