Abstract

Nel panorama degli studi linguistici sulla canzone italiana, il genere del rock progressive resta uno dei più marginali e meno apprezzati dal punto di vista delle innovazioni linguistiche. Inoltre, la subalternità che genericamente si riconosce al testo rispetto alla musica (e che comporta limitazioni che ne svalutano la componente letteraria) è considerata particolarmente spiccata nelle manifestazioni della musica colta come il prog. Attraverso un’analisi linguistico-letteraria dei testi dei primi due album di una delle band più rappresentative del genere, il Banco del Mutuo Soccorso, la trattazione mira a mettere in risalto i temi e gli stilemi che caratterizzano la lingua della coppia autoriale Francesco Di Giacomo-Vittorio Nocenzi, al fine di sottolinearne la letterarietà e l’originalità e definirne la poetica.

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