Abstract

nel primo numero de “Il Politico”, con cui la Facoltà di ScienzePolitiche dell’Università di Pavia dà seguito nel 1950 agli “Annali”che aveva preso a pubblicare dal 1928, bruno leoni inaugura il suomandato di direttore specificando gli obbiettivi che la rivista si poneva.In poche pagine dal taglio più consono a un breve saggio scientificoche a un pezzo editoriale, leoni chiama la rivista all’analisi scientificadei fenomeni politici e al confronto con il mondo non scientifico. Così,mentre auspica che la rivista sappia porsi come punto di riferimentoanche all’esterno dell’accademia e sappia contribuire a risolvere i problemipiù urgenti del paese, rimanendo però “al di fuori e al di sopradegli interessi” delle fazioni politiche1, leoni analizza i rapporti fra alcunedelle discipline che concorrono alla conoscenza scientifica di ciòche è politico. In tal modo, egli teorizza ancora prima che annunciarequelli che saranno i tratti imprescindibili de “Il Politico” degli anni avenire: l’impegno a promuovere e valorizzare il confronto e l’interazionefra discipline e metodi differenti e la tensione a includere temi ecompetenze di confine, o trasversali.

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