Abstract

Per valutare i meriti e i limiti dei nuovi studi sull’economia e il diritto romano, ispirati a alcune recenti teorie economiche, è efficace rivedere la tesi principale di Jean Andreau, secondo cui c’erano due mondi finanziari all’inizio dell’era del Principato: quello dell’aristocrazia terriera imperiale con i suoi dipendenti (WI) e quello dei banchieri professionisti attivi nelle vicinanze funzionali delle città municipali (WII). L’approccio dei costi di transazione dei nuovi studi è adatto a dimostrare la razionalità economica relativa delle organizzazioni interne come unità di WI, composte da dipendenza personale, anche se non è sufficiente per tenere in considerazione fattori come il possesso e le garanzie reali. D’altro canto, il livello del diritto contrattuale classico è al di fuori della portata di questo approccio. Inoltre, i nuovi studi mancano di una seria critica delle fonti e, di conseguenza, non sono in grado di analizzare le tensioni e i conflitti tra WI e WII, e a maggior ragione il dinamismo storico della loro genesi.

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