Abstract
Architecture between heteronomy and self-generation
Highlights
Rogers ad offrirgli la possibilità di sperimentare precocemente queste “contaminazioni”: nel 1954, insieme a Giuliano Cesari, Raffaella Crespi, Giampiero Pallavicini e Ferruccio Rezzonico, progetta l’allestimento della mostra sugli strumenti musicali alla
In 1957 he graduated in architecture from the Polytechnic of Milan with a thesis proposing the redesign of a portion of the historic centre of Milan: the area between “piazza della Scala”, “via Broletto”, “via Filodrammatici” and the gardens of the former Olivetti building in via Clerici
In 1957, in Caracas, he came into contact with Ricardo Porro and Roberto Gottardi
Summary
Rogers ad offrirgli la possibilità di sperimentare precocemente queste “contaminazioni”: nel 1954, insieme a Giuliano Cesari, Raffaella Crespi, Giampiero Pallavicini e Ferruccio Rezzonico, progetta l’allestimento della mostra sugli strumenti musicali alla. “La vera architettura si autogenera”1: un approccio che si consolida negli anni della collaborazione con Raúl Villanueva in Venezuela e trova compimento a Cuba nel progetto delle Scuole d’Arte, dove Garatti ricorre ad una pluralità di strumenti non confinabili rigidamente al mondo dell’architettura. Sarà Ricardo Porro, rientrato a Cuba nel 1960, a coinvolgere Vittorio Garatti e Roberto Gottardi nel progetto delle Escuelas Nacional de Arte.
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