Abstract: What is at stake in the debate between those, such as Sam Harris and me, who contend that we would lack free will on the supposition that we are causally determined agents, and those that defend the claim that we might then retain free will, such as Daniel Dennett? I agree with Dennett that on the supposition of causal determination there would be robust ways in which we could shape, control, and cause our actions. But I deny that on this supposition we would have the control in action required for us to basically deserve to be blamed, praised, punished or rewarded. In this response, I argue that this is the core issue that divides compatibilists and incompatiblists about free will and causal determination, and that the incompatibilist position is the right one to accept. Keywords: Sam Harris; Daniel Dennett; Free Will Skepticism; Compatibilism; Incompatibilism Risposta a Daniel Dennet sullo scetticismo circa il libero arbitrio Riassunto: Qual e la posta in gioco nel dibattito che vede contrapporsi chi – come Sam Harris e me – sostiene che non avremmo liberta di volere sulla scorta dell’ipotesi per cui siamo agenti causalmente determinati e chi, al contrario – come Daniel Dennett – difende l’idea che possa darsi un libero volere? Concordo con Dennett circa il fatto che, anche nell’ipotesi della determinazione causale, resterebbe lo spazio per sostenere che per vari e importanti aspetti saremmo comunque noi a modellare, controllare e causare le nostre azioni. E tuttavia rifiuto che su questa base avremmo il controllo in azioni richieste per meritare di essere biasimati, lodati, puniti o premiati. A mio avviso questo e l’elemento cardine che divide i compatibilisti dagli incompatibilisti all’interno del dibattito sul libero arbitro e sulla determinazione causale e ritengo che la posizione corretta sia quella incompatibista. Parole chiave: Sam Harris; Daniel Dennett; Scetticismo verso il libero arbitrio; Compatibilismo; Incompatibilismo
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