Abstract

RiassuntoScopo- Presentare una esaustivareviewdegli studi riguardanti l'epidemiologia del DPTS condotti nella popolazione generale, tra i soggetti a rischio, e, infine, tra gruppi clinicamente selezionati.Disegno- AttraversoExcepta Medica PsychiatryCD-ROM 1980-1993 (ottobre), utilizzando come parola chiave «Post-Traumatic Stress Disorder», sono stati identificati 1.057 articoli pubblicati nel periodo considerate Sono stati anche consultati altridata basedella letteratura medica (MEDLINE CD-ROM 1988-1993); è stata quindi operata una ricerca manuale su tutti i numeri delJournal of Traumatic Stress. Risultati- In totale, 135 lavori che hanno soddisfatto i criteri di inclusione prescelti sono stati inclusi nella review. I due terzi (n = 86, 64%) di queste ricerche sono state condotte negli USA. Solo 8 (6%) sono le indagini effettivamente realizzate nei paesi del Terzo Mondo. L'ampiezza del campione varia da un minimo di 11 soggetti, numero riscontrato in due studi, sino ad un massimo di 22.436, per un campione medio di 500 e mediano di 108. Per quanto attiene ai metodi di valutazione, in un terzo degli studi (n = 45, 33%), i ricercatori hanno impiegato un questionario (auto- o etero- somministrato). In un altro terzo delle ricerche elencate (n = 44, 33%) e stata somministrata un'intervista strutturata (la DIS, la SCID, o la SADS), mentre nei rimanenti studi la valutazione diagnostica si è basata o su una procedura clinica non strutturata, o sulla somministrazione di altri strumenti specifici dai quali è possibile inferire una diagnosi di DPTS (M-PTSD, IES, SCL-90-R,o pochi altri). In 77 studi (57%) i ricercatori hanno basato la loro valutazione sui criteri diagnostici propri del DSM-III, mentre in altri 55 (41%) su quelli del DSM-III-R. La prevalenza del DPTS e analizzata quindi separatamente per le diverse popolazioni studiate.Conclusioni- Nell'arco di soli 13 anni, a partire cioe dalla definizione di criteri diagnostici operazionali ben definiti per il DPTS, sono stati condotti numerosi studi volti ad indagare la prevalenza, i fattori di rischio, la storia naturale, il decorso e l' esito di questo disturbo tra campioni diversi di popolazioni a rischio; inoltre, anche il livello qualitativo di queste ricerche, per quanto attiene alia sofisticazione metodologica, si è accresciuto sensibilmente in un tempo tutto sommato breve. Molte aree, pero', restano tuttora inesplorate, ed inoltre appare imperativo avviare ricerche estensive tra le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, maggiormente esposte a disastri naturali o provocati dall'uomo.

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