Abstract
Le gioie della duchessa: due inventari inediti di Lucrezia Borgia Questo articolo presenta la trascrizione completa integrata di commento di due inventari di gioie di Lucrezia Borgia d’Este (1480-1519), datati 20 aprile 1515 e finora passati inosservati. Questi documenti, conservati all’archivio di Stato di Modena, sono copie di due inventari del 27 giugno 1506 e del 20 ottobre 1513 andati perduti. La presente pubblicazione si pone come utile strumento di analisi di tutti quei beni di Lucrezia rientranti nella categoria di “gioie”: infatti, dal già noto inventario del guardaroba del 1502-1504 erano assenti i gioielli, mentre l’inventario del 1516-1519, descritto come inventario di gioie, comprende una più vasta gamma di preziosi. Una profusione di gemme, medaglie e oggetti incastonati con pietre lisce e intagliate, decorati o realizzati con fili d’oro, seta e altri materiali pregiati, rivela quali fossero gli usi e i valori culturali attribuiti alle pietre preziose da parte della duchessa. Dopo aver contestualizzato il ritrovamento, nell’introduzione si mette in rilievo la più generale importanza di queste gioie nelle loro funzioni simboliche e culturali al tempo, soprattutto nell’ambito della corte estense. Il commento, invece, con continui riferimenti all’inventario del 1516-1519, dimostra lo sviluppo della collezione di Lucrezia in una prospettiva diacronica.
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