Abstract

L'ambito delle riflessioni finalizzate a perseguire la migliore gestione delle risorse per quella che potrà essere la Sanità del Futuro non poteva non includere la L. n. 24/2017 (c.d. Legge Gelli-Bianco) a oltre 6 anni dalla sua entrata in vigore. La survey ha indagato le seguenti aree: caratteristiche e parametri dimensionali dell'Azienda; descrizione della governance, malpractice medica/contenzioso; descrizione della strategia economico-finanziaria utilizzata; rilevazione fenomenologica della valutazione del rating professionale aziendale ed interazione malpractice medica-governance clinica. La metodologia di raccolta delle informazioni e dei dati relativi a questi argomenti ha preventivamente tenuto conto della possibile grande eterogeneità delle diverse articolazioni aziendali nonché della relativa bassa conoscenza di alcuni termini o fasi operative. Sono presentati poi i dati relativi a 3 temi suddivisi per nord, centro e sud. I principali risultati sono sintetizzati nei seguenti termini: valutazione sinistri, impatto del rischio clinico-sanitario, gestione economica finanziaria, strumenti economico-finanziari e affidabilità professionale. Assenza di un affidabile metodo di verifica dei risultati ottenuti. In vari contesti è dichiarata la riduzione della sinistrosità senza il supporto di evidenze empiriche in quanto questa dinamica può essere valutata per un periodo lungo superiore a quello degli incarichi manageriali. Altro aspetto importante sembra emergere dalla non adeguata attenzione su alcuni elementi come le cartelle cliniche e le adeguate expertise professionali nella gestione di processi che hanno un impatto economico rilevante per l'Azienda. Nelle regioni del sud e del centro la gestione della malpractice medica sembra emergere come un "problema" da risolvere piuttosto che un'opportunità di gestire meglio le risorse e il rischio clinico. Infine uno degli aspetti critici più evidenti sembra essere quello del collegamento tra le informazioni rilevabili dai casi denuncia di malpractice medica e la gestione dei rischi clinico-sanitari. L'assenza di un adeguato studio statistico e analitico di tali dati riduce l'impatto sul rischio quasi esclusivamente ad azioni reattive (audit) con limitate attenzioni agli interventi sulle principali risorse di governance clinica.

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