Abstract

La reciente publicación de dos libros ofrece la ocasión de profundizar en algunos aspectos de la función de Shem Tob ben Yosef ibn Falaquera, filósofo sefardí del siglo XIII, como divulgador y traductor de las obras filosóficas y científicas árabes. Se trata de las ediciones (acompañadas de traducción inglesa) del ’Iggereṯ ha-Wikuaḥ, a cargo de S. Harvey, y de la sección del Sefer De‛ôṯ ha-Filosofîm dedicada al De plantis de Nicolás de Damasco, a cargo de H. J. Drossaart Lulofs. Se examinan los criterios editoriales y las bases adoptadas en cada una de las ediciones, y se hacen algunas sugerencias sobre correcciones y adiciones que podrían incorporarse.

Highlights

  • La necessita di questa rigorosa base filologica emerge in tutta la sua evidenza nella disamina del secondo dei due libri qui presentati: la ricostruzione di un testo scientifico greco conservato solo grazie alle sue traduzioni orientali, una delle quali e appunto inclusa nella piu ampia opera enciclopedica del nostro autore

  • The ecdotic criteria and the textual basis of the two editions are examined, and sorne corrections and integrations are suggested

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Summary

A PROPOSITO DI DUE LIBRI RECENTI *

11 contributo che segue mira a sottolineare il ruolo svolto dal filosofo sefardita Shem Tob ben Yosef ibn Falaquera (1225-post 1290) nella trasmissione e nella divulgazione della filosofia e della scienza araba. La necessita di questa rigorosa base filologica emerge in tutta la sua evidenza nella disamina del secondo dei due libri qui presentati: la ricostruzione di un testo scientifico greco conservato solo grazie alle sue traduzioni orientali (siriaca, araba, ebraica), una delle quali e appunto inclusa nella piu ampia opera enciclopedica del nostro autore. In questo caso, il ruolo di Falaquera come divulgatore scientifico, ma e anche chiara la sua fondamentale importanza nella filología ebraica medie­ vale: il suo contributo e infatti determinante nell'illuminare punti altrimenti oscuri della storia del testo, alla luce, tra l'altro, di nuove testimonianze sfuggite ai curatori dell'edizione. 2 In particolare, lo studio di Harvey mira ad attualizzare questa problematica, inserendola nel quadro dell'armonizzazione tra «fede» e «scienza», e cercando di mostrare come il pensiero ebraico medievale possa dare una risposta alle domande del lettore moderno su questo punto. Chiudono l'opera un glossario ebraico-latino-inglese dei termini filosofici occorrenti nell'IhW (pp. 133-136), una bibliografía (pp. 137-147), e un utile e ben organizzato indice non solo dei passi biblici e rabbinici, ma anche di quelli degli autori greci, arabi e giudaici citati nel corso del libro (pp. 148-155)

Un protrettico filosofico
JI rapporto con le fonti arabe
La versione siriaca
La versione araba
La versione latina
La versione greca
Le versioni ebraiche
Un nuovo testimone della versione di Qalonymos
La traduzione di Falaquera: nuovi frammenti
LA FILOLOGIA EBRAICA MEDIEVALE
SUMMARY

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