Abstract
Questo lavoro esamina tre casi euripidei nei quali il riferimento ad azioni rituali specifiche (il riconoscimento di un nuovo nato, la celebrazione di un rito funerario, la purificazione di un omicida) funziona come strumento di inganno utilizzato da uno o più personaggi ai danni di un altro. Si tratta di casi in cui il rito assume una precisa funzione drammatica e permette di creare una complicità con l’uditorio, che coinvolge tanto l’autore quanto coloro che, in vari momenti dell’Elettra, dell’Ifigenia tra i Tauri e dell’Elena, si trovano sulla scena.
Talk to us
Join us for a 30 min session where you can share your feedback and ask us any queries you have