Abstract

L’invenzione di un Giornale di Architettura ci appare come il racconto di una grande avventura intellettuale, che si compone di intuizioni di viaggio, arte, letteratura, cinema, teatro e architettura. Soprattutto architettura, che si presenta nelle forme spesso provocatorie e a volte stranianti – disegni e modelli – messi in mostra alla “Galleria di Architettura” della Fondazione Masieri: a cominciare dalla Stazione ferroviaria di Lambrate di Ignazio Gardella e per finire con una “grande mano meccanica” immersa nelle acque del Canal Grande di Santiago Calatrava, passando per Henselmann, Manuel de Solà Morales, Bob Venturi, “La Scuola italiana” e “L'altro moderno” di Bogdanovic, Pikionis, Gustav Peichl e John Hejduk.

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