Abstract

This essay aims to analyse the Parmenides’ interpretation that Laura Gemelli Marciano offered in the Eleatica lectures. The scholar represents the Parmenidean Poem as a mystical experience where sounds, words and images communicate and produce a real approach to the divine reality at the same time. This intriguing reading, which closely follows that offered by Kingsley, understimates the problems and cognitive structures of rational thought in the poem. Thus Parmenides appears to be a shaman rather a philosopher.

Highlights

  • Proverei a riassumere in questo modo l’impressione che lascia la lettura del volume Eleatica 20071, dove un’innovativa interpretazione di Parmenide proposta da Laura Gemelli Marciano diventa occasione per uno stimolante e vivace confronto con un nutrito e qualificato gruppo di studiosi del filosofo di Elea

  • È così che la filosofia continua a mantenersi viva e ad offrire ancora la sua inesauribile capacità di esprimere un sentire sempre contemporaneo – che scandagli in tempo reale la condizione umana o si immerga in raffinate esegesi di pensieri di altre epoche

  • Secondo Laura Gemelli Marciano un corretto approccio alla lettura dei frammenti del poeta-filosofo di Elea richiede la preventiva eliminazione di alcuni presupposti radicati nella letteratura specialistica, ma non giustificati ad una più accorta analisi

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Summary

Il superamento dei presupposti ermeneutici tradizionali

Secondo Laura Gemelli Marciano un corretto approccio alla lettura dei frammenti del poeta-filosofo di Elea richiede la preventiva eliminazione di alcuni presupposti radicati nella letteratura specialistica, ma non giustificati ad una più accorta analisi. Alla base della lunga tradizione storiografica, che Gemelli Marciano così decisamente ed opportunamente contesta, si scopre dunque attiva una pesante ipoteca riduttivistica tutta moderna, in virtù della quale il compito del pensare viene ridefinito come questione di conoscenza della meccanica del mondo naturale e la ragione lo strumento di questo calcolo. Guidata da questa convinzione Gemelli Marciano percorre fino in fondo la strada della sinestesia, dove appunto suoni e immagini confluiscono nella produzione di un’esperienza di mistica immersione nel fondo del reale; l’esito finale di questo percorso è però che lungo questa strada diventano evanescenti, fino a scomparire del tutto, i possibili rimandi a significati ulteriori di valenza cognitiva, o comunque tali da chiamare in gioco la ragione per la comprensione di quell’esperienza. Uscire pertanto dallo schema interpretativo della modernità implica qualcosa di più della contestazione di un razionalismo autosufficiente; richiede in verità lo sforzo di adottare una posizione osservativa capace di integrare, senza illanguidirne la differenza, quelle facoltà che la modernità ha saputo concepire solo nella loro opposizione

Mistica esperienza?
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