Abstract

I nuovi protagonisti della serialità televisiva non sono più “eroi senza macchia e senza paura”, ma complessi antieroi. Personaggi sempre più realistici, in particolare attraverso la rappresentazione dei loro comportamenti crudeli e immorali. Quali meccanismi permettono di rendere accettabili agli occhi dello spettatore questi personaggi “nudi e crudi”? Partendo dalle tesi di Margrethe Bruun Vaage (2013) si cercherà di mostrare come la dialettica tra contenuti realistici e rappresentazione finzionale melodrammatica sia la chiave che rende accettabile per lo spettatore i protagonisti di serie tv particolarmente realistiche, nella sostanza quasi perturbanti. In particolare verrà preso in considerazione l’esempio della serie tv italiana

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