Abstract

[Ita] Questo articolo si propone di chiarire come gli scrittori cristiani in epoca altomedievale abbiano cercato di sradicare i culti idolatrici legati alla luna. Autori quali Massimo di Torino, Cesario d’Arles e Isidoro di Siviglia interpretarono in chiave cristiana i prodigi e la simbologia che la tradizione pagana aveva associato alle eclissi. Interventi tesi a contrastare la diffusione di pratiche superstiziose si rintracciano in diverse fonti dell’epoca, tuttavia la luna rimaneva un “oggetto” astrologico di grande interesse, poiché l’osservazione delle sue varie fasi si riteneva utile sia per predire gli avvenimenti futuri sia per la preparazione e la somministrazione di cure mediche.

Highlights

  • This paper aims to clarify how Christian writers in the early Middle Ages tried to eradicate the idolatrous worship associated with the Moon

  • Authors such as Maximus of Turin, Caesarius of Arles and Isidore of Seville interpreted, from a Christian perspective, the wonders and the symbolism that had been associated with lunar eclipses by pagan traditions

  • The Moon continued to be a fascinating astrological “object”, because the observation of its various phases was considered a useful instrument for predicting the future and for preparing and supplying medical treatments

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Summary

INTRODUZIONE

Il continuo mutare della posizione e della visibilità della luna ha attirato, nel corso dei secoli, l’attenzione sia degli astronomi sia di coloro i quali, ed erano la maggioranza, pur senza avere peculiari nozioni osservavano l’astro per scorgere nelle sue cangianti forme un segnale che potesse spiegare ciò che accadeva sulla terra[1]. Infatti, erano sorte numerose credenze che si riferivano soprattutto alla sua influenza sulle vicende umane e sui cicli naturali: The physical causes of lunar and solar eclipses had been established in ancient times (...) astronomical explanation of eclipses was, not the only one held in the Middle Ages. Prendendo le mosse dall’assunto che l’immaginario cristiano relativo alla luna ha tratto le sue origini dalla cultura pagana, nelle pagine seguenti si cercherà di accertare in quale misura la Chiesa altomedievale si sia prodigata nel tentativo di contrastare quei culti che avevano per oggetto la luna stessa[4]. L’articolo, inoltre, trarrà spunto dal contributo dato dalla riflessione patristica sul tema della simbologia lunare per evidenziare come tale argomento sia stato rivisitato da alcuni tra i più autorevoli scrittori dell’epoca, che hanno “reinterpretato” la luna quale simbolo ecclesiologico[5], sottraendola così al retaggio di antiche superstizioni. ANUARIO DE ESTUDIOS MEDIEVALES, 47/2, julio-diciembre 2017, pp. 795-824 ISSN 0066-5061, doi:10.3989/aem.2017.47.2.11 per comprendere se gli uomini del tempo, grazie all’osservazione della luna, fossero riusciti a soddisfare l’insopprimibile necessità di guarire dalle malattie nonché il desiderio di conoscere il proprio futuro

ECLISSI E SIMBOLOGIA LUNARE
ASTROLOGIA E RIMEDI MEDICINALI
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
BIBLIOGRAFIA
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