Abstract

Representation of Power The Bishop of Anagni, Pietro da Salerno († 1105) In the history of Anagni, Bishop Pietro da Salerno was fundamental in guaranteeing that the city played an important political role throughout the Middle Ages. His work as a spiritual guide, his interventions on the urban layout and the way in which this combination of factors was reflected in the historical memories which formed around the figure of the bishop help to consolidate its historical tradition. Pietro da Salerno used his office of bishop in the certainty that he was acting on behalf of an established power, to be consolidated in his own time and offered as a stable and secure legacy for the future. The representation of this power took the form of an action program, centered around the urban renewal of an entire city district with the aim of creating an architectural ‘macro-palimpsest’ serving as a political manifesto based on the recovery, through continuity, of the historical, hagiographic and material legacy which defined and recalled, in a simple but immediate form, the power of the bishops over the city of Anagni. We are thus dealing with a legitimization of power through the representation of historical events and allusions, expressed through the stylistic features of the contemporary cultural tradition.

Highlights

  • Nell’ambito della storia di Anagni, la figura del vescovo Pietro da Salerno ha rivestito un ruolo fondamentale per l’affermazione del peso politico che la cittadina ebbe nel corso dell’intero medioevo;[1] il suo operato come pastore d’anime, i suoi interventi nel quadro urbano ed il riflesso di questo insieme di elementi nella memoria storica formatasi attorno al vescovo contribuiranno a consolidarne la tradizione storica.

  • Michele,[27] di cui ad Anagni si conosce la presenza di un altro caso proprio nel tratto d’accesso alla collina del quartiere di ‘Castello’, dove Pietro prima, ed i vescovi ed i papi poi tra XII e XIII secolo, creeranno il cuore di quel complesso monumentale che è stata la città di Anagni nel tardo medioevo (Fig. 2).

  • Le spoglie del santo arrivarono ad Anagni nel pieno IX secolo, dopo aver subito diversi spostamenti tra Fondi e Veroli;[31] l’acquisizione di una nuova sede stabile per un culto così ambito era la conseguenza della potenzialità anagnina nel poter trattenere presso di sé queste preziose reliquie.

Read more

Summary

Introduction

Nell’ambito della storia di Anagni, la figura del vescovo Pietro da Salerno ha rivestito un ruolo fondamentale per l’affermazione del peso politico che la cittadina ebbe nel corso dell’intero medioevo;[1] il suo operato come pastore d’anime, i suoi interventi nel quadro urbano ed il riflesso di questo insieme di elementi nella memoria storica formatasi attorno al vescovo contribuiranno a consolidarne la tradizione storica. Michele,[27] di cui ad Anagni si conosce la presenza di un altro caso proprio nel tratto d’accesso alla collina del quartiere di ‘Castello’, dove Pietro prima, ed i vescovi ed i papi poi tra XII e XIII secolo, creeranno il cuore di quel complesso monumentale che è stata la città di Anagni nel tardo medioevo (Fig. 2).

Results
Conclusion
Full Text
Published version (Free)

Talk to us

Join us for a 30 min session where you can share your feedback and ask us any queries you have

Schedule a call