Abstract

Il presente studio si proponeva di indagare gli effetti del primo lockdown della pandemia da Covid-19 sulla memoria autobiografica emozionale di un gruppo di adulti della provincia di Bergamo, uno dei territori che ha sperimentato le conseguenze più drammatiche della prima ondata della pandemia da Covid-19. Hanno partecipato allo studio 83 persone (43 femmine e 40 maschi) di età compresa tra i 20 e i 69 anni. La ricerca è stata condotta sul web mediante la somministrazione di tre strumenti self-report: un compito di narrazione autobiografica tramite il quale è stato chiesto ai partecipanti di raccontare un evento emozionale che avevano vissuto durante il primo lockdown, un questionario sulle caratteristiche fenomenologiche del ricordo e una scala per la valutazione della centralità dell'evento per la storia di vita dei partecipanti. Dall'analisi del contenuto delle narrazioni autobiografiche è emerso che l'86% dei partecipanti aveva raccontato un evento emozionale con valenza edonica negativa, mentre il restante 14% aveva raccontato un evento con valenza positiva. Gli eventi negativi più citati includevano decessi e ricoveri ospedalieri dovuti al Covid; quelli positivi avevano a che fare invece con attività di svago, riunioni familiari e guarigioni dal Covid. Ricordi negativi e ricordi positivi presentavano delle somiglianze sostanziali in relazione alle loro caratteristiche narrative e fenomenologiche e al loro grado di centralità. Nelle conclusioni, gli autori interpretano i risultati alla luce della letteratura contemporanea sulla memoria autobiografica emozionale e delle caratteristiche del contesto di emergenza indagato.

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