Abstract
I bambini e le famiglie migranti provengono da contesti culturali, identitari e linguistici unici e peculiari, che meritano di essere presi in considerazione nello sviluppo e nell'attuazione di interventi, volti a prevenire la violenza e a promuovere la resilienza. Per la complessità della loro condizione – potenzialmente traumatica – questi minori rappresentano quindi una sfida molto impegnativa per i professionisti e gli operatori del settore. Dopo una rassegna dei fattori di rischio più rilevanti per i minori migranti, viene presentato il modello della Trauma Informed Care, che si ispira alla letteratura scientifica relativa allo sviluppo infantile, al modello ecologico e al funzionamento traumatico, associato a storie migratorie e a violenza, e che, sulla base di queste cono-scenze, orienta le politiche e le prassi organizzative. L'approccio interculturale offre un ulteriore sguardo sul tema del contrasto alla violenza sui minori migranti, consen-tendo agli operatori di tenere conto della complessità delle identità e delle esperienze che i minori e le loro famiglie vivono nel lungo e impegnativo processo di accultura-zione. Ed è tale approccio che è stato utilizzato per la progettazione e la realizzazione del Progetto Remì. .
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