Abstract

This article analyses intercultural education outcomes produced in the setting of teaching Italian as a second language (ISL) in an Italian school. Intercultural education is produced in interactions which are based on specific cultural presuppositions, i.e. expectations regarding learning, role hierarchy and evaluation of student performances. Sixteen hours of interactions associated with ISL teaching in a multicultural classroom were audiotaped, transcribed and analysed. The analysis highlights three ways in which cultural diversity becomes meaningful. First, cultural diversity is constructed as one task of learning. Second, cultural diversity is constructed as conflictive interaction. Third, cultural diversity is constructed as a point of departure for positive school performance. These three ways of giving meaning to cultural diversity reveal a prevailing ethnocentric form of ISL teaching, as a consequence of educational presuppositions which do not take the difficulties of intercultural communication seriously. Recently, ‘dialogue’ has been invoked to address ethnocentrism; however, the conditions of effective intercultural dialogue are uncertain. Questo articolo analizza l’educazione interculturale prodotta nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua (ISL) in una scuola italiana. L’educazione interculturale è realizzata in interazioni che sono basate su specifici presupposti culturali, che sono aspettative di apprendimento, di gerarchie di ruolo e di prestazioni degli studenti. L’educazione interculturale si occupa del problema della diversità culturale, basata su presupposti culturali diversi che emergono nella comunicazione. Sono state audioregistrate, trascritte e analizzate 16 ore di interazione durante l’insegnamento di ISL in una classe multiculturale: l’analisi ha evidenziato tre modi in cui la diversità culturale è resa significativa. La diversità culturale è costruita anzitutto come compito di apprendimento, in secondo luogo come interazione conflittuale, infine come punto di partenza per conseguire una prestazione scolastica positiva. Questi tre modi di costruire la diversità culturale rivelano una forma prevalente di tipo etnocentrico per l’insegnamento ISL, che è una conseguenza di presupposti educativi che non permettono di prendere seriamente le difficoltà della comunicazione interculturale. Recentemente, si è proposto di usare il ‘dialogo’ per superare l’etnocentrismo; tuttavia c’è incertezza sulle condizioni di un dialogo interculturale efficace.

Full Text
Published version (Free)

Talk to us

Join us for a 30 min session where you can share your feedback and ask us any queries you have

Schedule a call