Abstract

Social and economic inequalities between the city centre and peripheral belts persist for many years in Rome districts, in parallel to the on-going suburban sprawl. That yields political effects too, since electoral results from 2000 to 2018 highlight sharp political polarization: votes for left-wing (right-wing or Five Star Movement) candidates are inversely (directly) proportional to distance from Capitoline Hill. Notably, in 2018 general election, the left-wing coalition prevailed in central districts only, where education levels and personal income are very high, and (even if only slightly) in historical periphery, where it keeps consensus on progressive, inclusive and liberal policies. The opposite holds for the new populist Five Star Movement, that prevailed in low-density periphery inside the Orbital, in far-off sprawled districts and in Ostia coastal area. However, the right-wing coalition won in Rome as a whole, by more homogeneous and even inter-classist consensus, and prevailed outside the Orbital thanks to the League, that had for the very first time many votes in the Roman peripheries. As a matter of facts, both right-wing and populist policies seem easier to the extent that suburban citizens feel deprived since harmed by economic crisis, unsafe and worried about immigrants, far from elected bodies, scarcely endowed with public services.

Highlights

  • Social and economic inequalities between the city centre and peripheral belts persist for many years in Rome districts, in parallel to the on-going suburban sprawl

  • 2% e la periferia esterna al GRA registra addirittura il 40% di popolazione in più

  • La povertà urbana in una periferia metropolitana ai tempi della crisi», in Rassegna Italiana di Sociologia, 54, 2, pp. 279-308

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Summary

Introduzione: le disuguaglianze a Roma

Molti cambiamenti sono avvenuti a Roma negli ultimi [15-20] anni, dopo che negli anni 90 è iniziata la crisi della pubblica amministrazione, delle partecipazioni pubbliche e della spesa pubblica, il motore tradizionale di crescita della città (Diletti, 2016). 74-109) e basata sulla densità di popolazione del tessuto edilizio e sull’epoca di costruzione[1], tra il 2002 e il 2017 il centro, la periferia storica e Ostia hanno perso oltre l’8% dei residenti, la periferia anulare ha guadagnato il. L’obiettivo del presente lavoro è quello di individuare come la distribuzione spaziale delle disuguaglianze socio-economiche influenza i risultati elettorali tra il 2000 e il 2018 nei diversi quartieri romani. L’unità di analisi sono le 132 zone urbanistiche che comprendono seggi elettorali (rispetto alle 155 in cui è suddiviso il territorio comunale, che identificano approssimativamente i quartieri di Roma), per le quali è stato raccolto un dataset con variabili territoriali, demografiche, sociali, economiche e infrastrutturali, che combina dati di diversa fonte: l’anagrafe comunale, i censimenti Istat, i risultati elettorali per sezione e indagini specifiche sui servizi pubblici e privati (Tomassi, 2013; Lelo et al, 2017)[2]. Il paragrafo 6 contiene alcuni spunti conclusivi con possibili esiti dell’analisi sul territorio romano

Variabilità e continuità nei risultati elettorali a Roma
Le elezioni politiche 2018
Le elezioni regionali 2018
Spunti conclusivi
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