Abstract

Il saggio propone un’analisi di Buonanotte signor Lenin come espressione del genere del reportage nell’accezione particolarissima data da Tiziano Terzani. La metodologia applicata fa riferimento alle teorie della critica letteraria, all’ermeneutica del testo e alla narratologia. L’analisi evidenza inoltre come la rappresentazione del flusso degli avvenimenti sotto gli occhi del lettore riveli uno sguardo interiore che, secondo Pavel Florenskij, imprime quasi un carattere figurativo al pari delle impressioni derivanti dalla poesia. La parola di Terzani esprime così tutto il suo potenziale evocativo come transfer narrativo della resa dello spazio nelle arti visive.

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