Abstract
The Societas Raffaello Sanzio represents one of the most innovative example of the New Italian Theatre. The group has pursued a sophisticated experimentation in performances that have moved in many directions, like a “resetting” of the dramatic text or its problematic recovery, or a new use of body and space to outline a different conception of the relationship between the performer and audience. Our intention is to identify possible occurrences of the fantastic in the group’s praxis, structuring a purely theatrical discourse focused on the use of bodies and animals on stage and examining through several examples how both can work in a fantastic mode.
Highlights
Da più di trent’anni il teatro della Raffaello Sanzio lavora, parallelamente, sulla disarticolazione spettacolare e su una destabilizzazione del senso che è, prima di tutto, contrapposizione alla dicotomia tra significante e significato
The group has pursued a sophisticated experimentation in performances
that have moved in many directions
Summary
La Socìetas Raffaello Sanzio rappresenta, con la sua trentennale esperienza, una delle realtà più innovative del Nuovo Teatro Italiano, avendo sperimentato una scrittura di scena che si è mossa in molteplici direzioni, che vanno dall’azzeramento del testo drammaturgico al suo recupero «problematico» o da un nuovo uso del corpo e dello spazio fino a delineare una diversa concezione di performer e di rapporto con il pubblico. Il nostro tentativo sarà quello di individuare le possibili occorrenze sceniche del fantastico nella prassi del gruppo, strutturando un discorso squisitamente teatrale incentrato sull’uso che se ne fa del corpo e dell’animale e verificando, attraverso alcuni esempi, come entrambi possano funzionare in un’ottica perturbatoria. Parole chiave: Scrittura scenica, Postorganico, Attore, Corpo, Animale in scena
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