Abstract
Astratta Dopo aver avanzato alcune ipotesi di datazione della Regale du Monde (seconda metà del secolo XIV), l’intervento fa luce sul complesso uso simbolico degli animali nel discorso politico-sociale del componimento. Introdotta da una trasfigurazione araldica dei regnanti di Francia e Inghilterra nel contesto contingente della guerra dei cent’anni, la visione storico-profetica di cui consta la Regale è infatti presieduta da un universo faunistico che intende rappresentare il microcosmo tripartito della società medioevale. In particolare, la rigenerazione del saeculum annessa all’incipiente regno del dedicatario, Carlo V il Saggio, è messa in scena da una doppia processione e da un conflictus che vedono protagoniste tre specie diverse di bestie e di uccelli, di cui il presente studio intende approfondire il significato simbolico, con specifico riguardo al caso peculiarissimo del tarin (il lucherino). L’articolo offre, infine, un’edizione e una traduzione del prologo latino che apre il testo così com’è conservato nel codice di Cambridge (Trinity Hall Library, ms. 12, ff. 100ra–103rb).
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