Abstract
The aim of this paper is, first of all, to outline the contemporary uses of causal structures in Italian writing, focusing on some less canonical syntactic and textual manifestations. These non-prototypical constructs will be, then, compared with the corresponding ones in German. The analysis that will be presented are based on qualitative and quantitative data derived from corpora of Italian and German newspaper writing. As far as the Italian language, the paper will focus on the causal connective perché: after presenting its frequency of use compared to the other causal connectives, we will discuss some of its most common syntactic and informative-textual configurations, with particular reference to the case in which perché introduces an independent utterance, preceded by a strong punctuation mark. Right this last use will be observed also in German newspapers, thanks to a preliminary survey that will focus on the causal connective weil. For both languages we will consider the frequency of this peculiar use, as well as its possible forms and textual functions, in order to highlight analogies and differences between German and Italian.
Highlights
Col presente contributo si intende ritornare su alcune manifestazioni dei costrutti causali nell’italiano contemporaneo, aprendo anche a riflessioni in ottica contrastiva con il tedesco
Studi sul connettivo tedesco, infatti, hanno già mostrato come esso in termini di frequenza sia l’introduttore causale più diffuso nella scrittura giornalistica; a livello sintattico preferisca la posizione posposta; a livello informativo si possa inserire in tutte le configurazioni elencate in precedenza a proposito di perché; e infine a livello semantico presenti la stessa flessibilità di quest’ultimo, potendo introdurre relazioni che si agganciano al contenuto proposizionale, epistemico o illocutivo
Scibetta (eds), Il parlato e lo scritto: aspetti teorici e didattici, Pisa: Pacini Editore, 17-27
Summary
Ripercorrendo i risultati ricavati da una ricerca corpus-based incentrata sulle strutture causali nell’italiano scritto contemporaneo (Rosi 2019), si mostrerà come per alcuni fenomeni l’uso delle causali nei testi funzionali indagati presenti meno divergenze di quanto si sarebbe potuto attendere rispetto a quello degli stessi costrutti nel parlato. Una ricerca corpus-based (Rosi 2019) incentrata sulle strutture causali proprio nella stampa contemporanea ha consentito di osservare che in questi testi si riscontrano per certi aspetti differenze meno nette e significative rispetto al parlato di quanto si sarebbe potuto attendere: in particolare per quanto riguarda la varietà di introduttori subordinanti, la distribuzione sintattica di reggente e causale e alcuni peculiari sfruttamenti testuali di quest’ultima; fenomeni su cui si soffermeranno i paragrafi seguenti. Il sotto-corpus qui considerato (320.000 parole) include articoli (cronaca, politica, rubriche di sport o spettacoli, editoriali) tratti da quotidiani generalisti (La Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa; 220.000 parole), locali (Messaggero Veneto, Il Tirreno, La Nuova Sardegna; 40.000 parole), free-press (Leggo; 10.000 parole) e periodici (Espresso; 50.000 parole), e a livello diacronico rappresenta l’italiano giornalistico degli ultimi venti-trent’anni circa
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