Abstract

La chirurgia plastica soffre di una dicotomia fondamentale tra la chirurgia ricostruttiva (spesso considerata come la parte “terapeutica” e “nobile” della specializzazione) e chirurgia estetica (spesso considerato come la parte piu commerciale). Ma la procedura medica e un processo unitario e sistematico, che puo essere considerato completato solo con l’unione dei due concetti precedenti, prima con la guarigione, poi con la restituzione dell’integrita corporea persa spesso a seguito del trattamento curativo/demolitivo. E chiaro che il punto di vista obiettivo/soggettivo o ricostruttivo/estetico sono dicotomie che devono essere superate. Esse producono incomprensioni o possono addirittura possono danneggiare il ruolo della chirurgia plastica. La ricerca della bellezza non deve essere ridotta alla sua dimensione soggettiva o a una corsa verso una perfezione ideale. Il concetto di bellezza deve migliorare la qualita della vita in generale, nel tentativo di superare i problemi fisici e relazionali del paziente. In questo senso, la chirurgia estetica non risponde esclusivamente ai desideri patologici ma contribuisce allo sviluppo ontologico della persona.

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