Abstract
Con il racconto “Il capretto nero,” Pirandello vuole resistere e sfatare l'articolazione di un discorso razziale, descrittivo e prescrittivo, che si era venuto ad articolare in Europa durante la modernità. Alternando commenti umoristici a quelli ironici, Pirandello mette in risalto la sua diffidenza verso il trionfo del razionalismo e del realismo che la modernità aveva imposto in Europa e che aveva sciaguratamente generato il darwinismo sociale e l’eugenetica. Da una condanna del razionalismo, Pirandello passa ad una critica nazional-politica che verte sulla mancata creazione di una vera unità d’Italia.
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