Abstract
A giugno 2024 Ken Loach ha compiuto 88 anni. Il regista inglese ha annunciato che ‘The Old Oak', uscito nel 2023, sarà il suo ultimo film. Benché non sia la prima volta che Loach annunci il proprio ritiro dalle scene, questi avvenimenti offrono un'occasione per provare a tratteggiare un'analisi della sua estesa filmografia. Il suo cinema realista e la sociologia hanno un legame significativo, che merita di essere analizzato più di quanto non abbia fatto un abbondante critica letteraria che si è occupata del regista inglese. Il saggio parte dall'analisi di alcuni dei suoi film chiave dedicati al lavoro e alla condizione operaia per mostrare le intersezioni epistemologiche tra cinema realista e sociologia. Si conclude soffermandosi sulla particolare traiettoria del regista inglese che, dopo una fase di documentazione di numerose esperienze di conflitto, sembra suggerire invece un certo pessimismo nella fase più matura, dove viene meno l'idea di una possibilità di trasformazione del mondo che veda protagonisti i lavoratori. È forse un cinema che ha rinunciato all'indagine degli orizzonti di emancipazione per limitarsi a testimoniare una nostalgia per il vecchio mondo operaio e per le sue vecchie forme di organizzazione? O è ancora uno strumento per innescare nuovi processi di presa di coscienza critica e trasformazione?
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