Abstract

L’articolo investiga il concetto di “ragionevole”, che può essere definito la chiave di volta del liberalismo politico di John Rawls, esplicitandone le opposte interpretazioni possibili al fine di ottenere un chiarimento più generale sul progetto filosofico del tardo Rawls. La prima sezione, dopo una schematica presentazione del liberalismo politico di Rawls, offre una discussione analitica delle nozioni di “ragionevole” e “razionale” a livello domestico. La seconda sezione rende esplicita la fondamentale ambiguità contenuta nel concetto di “ragionevole”, utilizzando a tal fine in maniera paradigmatica le letture opposte proposte da Richard Rorty e Jürgen Habermas (rispettivamente, una lettura contestualista-pragmatista e una Kantiano- universalista). Infine, la terza sezione esamina lo sviluppo del concetto di “ragionevole” a livello internazionale, mostrando come proprio a questo livello la ambiguità insita in questo concetto conduca a delle tensioni non adeguatamente risolte da Rawls. Al tempo stesso, pur evidenziando le tensioni paradigmaticamente rappresentate dalle opposte letture di Rorty e Habermas, l’articolo conclude che il progetto del tardo Rawls non può essere ridotto a nessuna di queste opposte letture, e meriti di essere sviluppato nella sua peculiarità, a partire da una riformulazione del concetto di “ragionevole”.

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