Abstract

The paper deals with the Roman senatus in the period from 5th to 3rd century BC, from the point of view of its composition, completion and selected competences. As to its composition, in the most arcaic times of the Roman state, the senate was an assembly of the heads of clans (patres gentium), who represented the ideas of patricians. The paper presents gradual transformation of the composition of the senate and switch towards the inclusion of the plebeians. It describes also the process of the cooptation of the mem¬bers, rules of which incurred fundamental changes from the hereditary principles to the regulation given by statutes. A significant part of the paper is focused on the judiciary function of the senate and the relationship between the iudicium senatus and the iudici¬um populi, based mainly on the testimonies written by ancient authors as Livy, Valerius Maximus or Dionysios of Halicarnassus.

Highlights

  • L’articolo si basa su una relazione letta al XV Seminario scientifico internazionale ‘Dirit­to romano e attualità’ sul tema ‘Consolidamento e sviluppi degli assetti costituzionali nella libera res publica’, 20–22 novembre 2019, svoltosi a Praga (Repubblica Ceca)

  • La storia del senato romano, nel tempo che va dal V al III secolo a.C., è generalmente associata con la formazione attiva delle principali istituzioni statali della repubblica e giustamente si sottolinea come questo fu un periodo di aspra lotta tra il senato dei patrizi e la plebe

  • Anche per decisione di Romolo, i capi militari dell’esercito romano erano curiones, i capi delle curiae; mentre decurioni, i capi delle tribù.[18] Numa Pompilio collocò i curiones al primo posto d’onore nella lista dei sacerdoti.[19] Secondo la tradizione, per volere di Numa anche il flamine di Giove avrebbe posseduto una sedia curule, il simbolo principale dell’appartenenza ai principes del senato;[20] e lo stesso re, inoltre, scelse il primo pontefice proprio dai padri senatori.[21] Senza dubbio, anche l’antico collegio degli auguri apparteneva al rango dei padri senatori, come dimostra la notizia che Romolo cooptò al senato tre auguri prendendone uno da ciascuna delle tre antiche tribù;[22] mentre Numa Pompilio qualificò questo loro incarico come particolarmente onorevole e permanente.[23]

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Summary

Introduction

L’articolo si basa su una relazione letta al XV Seminario scientifico internazionale ‘Dirit­to romano e attualità’ sul tema ‘Consolidamento e sviluppi degli assetti costituzionali nella libera res publica’, 20–22 novembre 2019, svoltosi a Praga (Repubblica Ceca). La storia del senato romano, nel tempo che va dal V al III secolo a.C., è generalmente associata con la formazione attiva delle principali istituzioni statali della repubblica e giustamente si sottolinea come questo fu un periodo di aspra lotta tra il senato dei patrizi e la plebe.

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