Abstract
In questo articolo analizzero un corpus di testi narrativi italiani ambientati in Italia nella seconda meta degli anni Settanta. Il mio obiettivo e mostrare che la rappresentazione dell’atto di ascoltare ‘popular music’, talvolta anche di suonare o scrivere canzoni, fa parte del piu generale dissenso dei giovani protagonisti nei confronti del sistema sociopolitico di quegli anni. Nel primo paragrafo riassumero le premesse metodologiche e culturali di questo studio, prestando particolare attenzione al dibattito musicale degli anni Settanta, che tende a schierarsi dalla parte del cantautorato politico contro la musica pop. Nei paragrafi successivi affrontero le varie articolazioni del rapporto tra le rappresentazioni del dissenso e i riferimenti musicali, specialmente ai cantautori italiani e a Bob Dylan, in Porci con le ali di Rocco e Antonia (1976), Boccalone di Enrico Palandri (1979), Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli (1980) e altre opere che hanno segnato l’ascesa della nuova narrativa italiana fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Nell’Appendice esaminero brevemente due romanzi degli anni Zero – Occidente per principianti by Nicola Lagioia (2004) and Piove all’insu by Luca Rastello (2006) – suggerendo che i riferimenti letterari a Bob Dylan e alla ‘popular music’ hanno perso la loro lineare connessione con il dissenso.
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